Statement
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Assign a Payment Channel for Medication, Humanitarian Needs, and Non-Sanctioned Items

In the words of the US State Department, Iran is facing “unprecedented sanctions.” Iranian scholars affiliated with state institutions can no longer publish in scientific journals. Regulations prevent international banking. The value of domestic currency has plunged, while the cost of living has soared.

Fifty percent of respondents to a recent Gallop Poll reported having insufficient money for food and shelter. Indicators show that as the economy falters, Iran’s women are losing hard-won gains in education and are being encouraged to marry younger. Over the past eight years, radiology costs have increased 500 to 800 percent.

In addition, many are suffering and dying because of lack of access to needed medication. In many cases, this access has been cut because banks are no longer willing to risk doing business with Iran.

The sanctions are reportedly to prevent the country from acquiring the means to weaponize their nuclear program. They have effectively isolated Iran from the international community. In July of 2013, sanctions law went a step further, criminalizing significant transactions in rials: Iran’s currency.

Sanctions are supposed to target Iran’s ruling elite. In fact, they are achieving the opposite by harming civil society and squeezing Iran’s poor and middle classes. Director of the International Campaign for Human Rights in Iran Hadi Ghaemi states:

Economic and banking sanctions as they are currently implemented are hurting ordinary people and do not serve any constructive purpose. The implementation needs to be immediately modified to ensure average Iranians have proper access to medicine, medical care, nutrition, and humanitarian goods. Currently shortages in these domains only strengthen the regime and provide it an excuse to justify its repression with its propaganda that the country is ‘under foreign siege.’ The civil society and its actors are most harmed by this environment and will be significantly weakened if the sanctions continue in their current format.”

What is true of war is true of the sanctions regime as well. The brunt of the suffering falls on women and children and the most vulnerable in society. They suffer the consequences in very real ways. They lose their incomes, their homes, their access to life-saving medication.

Some of this suffering can be alleviated by facilitating the seamless implementation of the existing humanitarian exemptions. These include financial transactions related to medications, basic needs, and other items that are currently not sanctioned.

It is crucial at this time when the people of Iran are desperately trying to make their own voices heard that we show we are listening. In June of 2013, people went to the polls in an attempt to show their own government that they wanted reform and better relations with the outside world. They voted for the presidential candidate who promised to repair relations with the international community. We need to show we are listening. As Arseh Sevom’s director, Kamran Ashtary says:

“For those of us operating in the diaspora, the pressure put on Iran’s middle class and poor when it comes to access to life-saving healthcare and other humanitarian aid is something we cannot ignore. How can we work for expanding rights and freedoms when many in Iran face a daily struggle just to survive?”

We, the undersigned, understand that the regulations against doing business with Iran, along with the complexity of ensuring that any business done is legal, cause banks to take the easy route and lock out all transactions with Iran or even organizations with the name “Iran” in their title. For this reason, we ask the European Union to appoint a payment channel to accept transactions from Iran. This payment channel can and should be closely scrutinized. At the same time, much needed financial transactions for medications and basic needs can take place.

Please help to avert a humanitarian disaster. Allow Iranians access to the international banking system to purchase the medications and humanitarian goods.

Thank you,

 

Kamran Ashtary, Executive Director Arseh Sevom

Hadi Ghaemi, Executive Director The International Campaign for Human Rights in Iran

Hadjar Homaei, Director Sanctioned Life

Firuzeh Mahmoudi, Executive Director United4Iran


Dichiarazione: Attivare un canale di pagamento per i medicinali, i bisogni umanitari e i beni non soggetti a sanzioni

Nelle parole del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America, l’Iran sta affrontando delle ‘sanzioni senza precedenti’. Ai ricercatori iraniani associati alle istituzioni statali non è più permesso di pubblicare articoli su giornali scientifici. I regolamenti impediscono le transazioni bancarie internazionali. Il valore della valuta nazionale è crollato, mentre il costo della vita è lievitato.

Il 50 percento degli intervistati in un recente sondaggio condotto da Gallop ha dichiarato di non avere soldi  sufficienti per il proprio vitto e alloggio. Gli indicatori dimostrano che mentre l’economia scricchiola, le donne iraniane stanno perdendo i benefici conquistati faticosamente nel campo dell’istruzione, essendo sollecitate a sposarsi più giovani. Negli ultimi otto anni, i costi legati alla radiologia sono aumentati dal 500 all’800 percento.

Inoltre, sono in molti a soffrire e morire a causa della mancanza di accesso ai medicinali necessari. In molti casi questo accesso è stato ridotto perché  le banche non sono disponibili a correre il rischio di fare affari con l’Iran.

Le sanzioni hanno dichiaratamente l’obiettivo di evitare che il paese acquisisca i mezzi per militarizzare il loro programma nucleare. Le sanzioni hanno effettivamente isolato l’Iran dalla comunità internazionale. Nel mese di luglio del 2013, il regime delle sanzioni ha fatto un ulteriore passo avanti, criminalizzando transazioni significative in valuta iraniana: I rials.

Le sanzioni dovrebbero mirare all’elite governante iraniana. Di fatto, stanno ottenendo l’opposto danneggiando la società civile e spremendo le classi sociali povere e medie. Il Direttore della Campagna Internazionale per i Diritti Umani in Iran Hadi Ghaemi dichiara:

“Le sanzioni economiche e bancarie, nella maniera in cui sono applicate attualmente, stanno danneggiando la gente comune e non hanno alcuno scopo costruttivo. L’applicazione deve essere modificata immediatamente per assicurare che la popolazione media iraniana abbia un accesso adeguato alle medicine, alle cure mediche, alla nutrizione, ed ai beni umanitari. Attualmente la scarsità in questi settori sta soltanto rafforzando il regime e gli fornisce un alibi per giustificare la repressione con la sua propaganda secondo la quale il paese è ‘sotto attacco straniero’. La società civile e i suoi attori sono danneggiati da questo contesto e saranno significativamente indeboliti se le sanzioni continuano nello stato attuale”

Ciò che è vero per la guerra, è vero anche per il regime delle sanzioni. A farne maggiormente le spese sono le donne e i bambini e i più vulnerabili della società. Sono loro a soffrirne le conseguenze effettive. Perdono il loro reddito, le loro case, il loro accesso a medicinali necessari per la propria sopravvivenza.

Alcune di queste sofferenze possono essere alleviate facilitando l’applicazione regolare delle esenzioni umanitarie esistenti. Queste includono le transazioni finanziarie legate alle cure medicinali, bisogni essenziali, e agli altri beni che non sono attualmente soggetti a sanzioni.

E’ cruciale in questo momento, nel quale le persone dell’Iran stanno disperatamente provando a fare sentire la propria voce, mostrare che stiamo ascoltando. Nel mese di giugno del 2013, la popolazione si è recata ai seggi nel tentativo di mostrare al proprio governo il bisogno di una riforma e di migliori relazioni con l’estero. Hanno votato per il candidato presidenziale che ha promesso di aggiustare le relazioni con la comunità internazionale. Noi dobbiamo dimostrare che stiamo ascoltando. Come dice il Direttore di Arseh Sevom, Kamran Ashtary:

“Per quelli di noi che stanno lavorando in diaspora, è impossibile ignorare la pressione esercitata sulla classe media e povera iraniana in termini di accesso ai trattamenti medicinali di emergenza e ad altri aiuti umanitari. Come possiamo lavorare per ampliare i diritti e le libertà quando molti affrontano una lotta quotidiana per sopravvivere?”

Noi, i sottoscritti, comprendiamo che i regolamenti contro gli scambi commerciali con l’Iran, insieme alla complessità nel garantire che ogni scambio avvenga legalmente, facciano sì che le banche prendano la strada più semplice ed escludano tutte le transazioni con l’Iran, o addirittura con organizzazioni con il nome “Iran” nel loro titolo. Per questa ragione, chiediamo che l’Unione Europea attivi un canale di pagamento che accetti le transazioni dall’Iran. Questo canale di pagamento può e deve essere posto sotto costante controllo. Allo stesso tempo, devono avere luogo le transazioni finanziarie necessarie per i trattamenti medici e i bisogni primari.

Aiutateci a evitare un disastro umanitario. Permettiamo l’accesso al sistema bancario internazionale di acquistare medicinali e beni umanitari.

Grazie,

 

Kamran Ashtary, Direttore Esecutivo Arseh Sevom

Hadi Ghaemi, Direttore Esecutivo The International Campaign for Human Rights in Iran

Hadjar Homaei, Director Sanctioned Life

Firuzeh Mahmoudi, Executive Director United4Iran

–Translated by Elena Cavagni



Assigner un canal de paiement des Médicaments , les besoins humanitaires et les objects non – sanctionnés

Dans les mots du Département d’Etat américain, l’Iran est confronté à “des sanctions sans précédent “. Savants iraniens affiliés avec les institutions d’Etat ne peuvent  plus publier dans des revues scientifiques. Régulation préventive des opérations bancaires internationales. La valeur de la monnaie nationale a plongé , bien que les prix de la vie se sont envolés.

Cinquante pour cent des interrogées à un récent sondage (Gallop poll) ont déclaré d’avoir insuffisamment d’argent pour la nourriture et un abri. Les indicateurs montrent qu’ alors que l’économie vacille , les femmes iraniennes sont en train de perdre les acquisitions durement gagné en matière d’éducation et sont encouragés à se marier plus jeune. Pendant les huit dernières années , les coûts de radiologie ont augmenté de 500 à 800 pour cent.

En outre, nombreux sont ceux qui souffrent et meurent à cause du manque d’accès aux médicaments. Dans beaucoup de cas , cet accès a été coupé parce que les banques ne sont plus disponibles à faire des affaires avec l’Iran.

Les sanctions, selon certaines sources, sont faites pour empêcher le pays d’acquérir les moyens pour militariser son programme nucléaire. Ils ont en effet isolé l’Iran de la communauté internationale. En Juillet 2013, la loi sur les sanctions est allé plus loin , en criminalisant les opérations significatif en rials : la monnaie de l’Iran.

Les sanctions sont prétendues être orientées à l’élite dirigeante de l’Iran. En fait, ils atteignent le contraire en faisant nuire la société civile et en étreintant les classes pauvres et moyennes de l’Iran.

Le Directeur de la Campagne internationale pour les droits de l’homme en Iran, Hadi Ghaemi a déclaré:

” Les sanctions économiques et bancaires telles qu’elles sont actuellement mises en œuvre ont endommagé aux gens ordinaires et ne servent pas pour une raison constructive. La mise en œuvre doit être immédiatement modifiée pour assurer aux Iraniens un accès adéquat aux médicaments, les remèdes médicaux , la nutrition et les biens humanitaires. Actuellement ces pénuries dans ces domaines ne font que renforcer le régime et lui fournir un prétexte pour justifier sa répression avec sa propagande que le pays est ‘en état de siège étranger’. La société civile et ses acteurs sont les plus lésés par cet environnement et seront considérablement affaibli si les sanctions continuaient dans leur format courant ” .

Ce qui est vrai pour la guerre, est vrai pour le régime des sanctions aussi. Le poids de la souffrance tombe sur les femmes, les enfants et toutes les personnes plus vulnérables de la société. Ils souffrent les conséquences de manière très concrète. Ils perdent leurs revenus , leurs maisons, leurs accès aux médicaments vitaux .

Certaines de ces souffrances peuvent être allégées en facilitant la mise en œuvre progressive des exemptions humanitaires existantes. C’ est inclure notamment des transactions financières liées aux médicaments , les besoins de base, et d’autres éléments qui ne sont actuellement pas sanctionnés .

Il est crucial en ce moment où le peuple Iranien tente désespérément de faire entendre sa voix que nous montrions que nous les écoutons. En Juin 2013, les gens se sont rendus aux urnes dans une tentative de montrer à leur propre gouvernement qu’ils voulaient une réforme et de meilleures relations avec le monde extérieur. Ils ont voté pour le candidat à la présidentielle qui a promis de réparer les relations avec la communauté internationale. Nous devons montrer que nous sommes à l’écoute . Comme le directeur de Arseh Sevom, Kamran Ashtary, a dit:

” Pour ceux d’entre nous qui travaillent dans la diaspora , la pression exercée sur la classe moyenne de l’Iran et les pauvres, quand il s’agit d’accéder à des soins vitaux et autres aides humanitaires, est quelque chose que nous ne pouvons pas ignorer. Comment pouvons-nous travailler pour élargir les droits et les libertés en Iran où beaucoup sont confrontés à une lutte quotidienne pour survivre? “

Nous, les soussignés, comprennent que les règlements contre faire des affaires avec l’Iran, avec la complexité de s’assurer à ce que toute entreprise fait est légal, provoquent les banques à prendre la voie facile et laisser en dehors toutes les transactions avec l’Iran ou même des organisations avec le nom “Iran” dans leur titre. Pour cette raison , nous demandons à l’Union européenne de nommer un canal de paiement pour accepter les transactions de la part de l’Iran. Ce canal de paiement peut et doit être examiné de près . Pendant le même temps , les transactions financières indispensables pour les médicaments et les besoins de base peuvent avoir lieu .

S’il vous plaît aider pour éviter une catastrophe humanitaire. Laisser aux Iraniens l’ accès au système bancaire international pour acheter les médicaments et les biens humanitaires. Merci,

Kamran Ashtary, Directeur Exécutif Arseh Sevom

Hadi Ghaemi, Directeur Exécutif Campagne internationale pour les droits de l’homme en Iran

Hadjar Homaei, Directeur Sanctioned Life

Firuzeh Mahmoudi , Directeur Exécutif United4Iran

–Translated by Valeria Venturini